Caso Visco, i dubbi del centrosinistra
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Roma, 24 MAG (Velino) - "Il giorno dopo, il caso Visco-Speciale politicamente si complica. Sembrava scontato l'esito, con l'avvicendamento del Comandante generale della Guardia di finanza, Roberto Speciale, pratica nei fatti aperta a partire dalla prossima settimana, dopo il voto amministrativo, e che nei fatti dovrebbe concludersi entro poche settimane, a giugno, quando sara' avvicendato anche il prefetto Gianni De Gennaro, il direttore generale della Pubblica sicurezza e capo della Polizia.
E invece - scrive LA STAMPA - ieri a riaprire il caso e' stato il ministro della Difesa, Arturo Parisi, che alla trasmissione 'Omnibus' di La 7, registrata in serata e in onda stamani, non ha dato affatto per scontata la versione del viceministro Visco (sposata da Romano Prodi e Tommaso Padoa-Schioppa, oltre che da esponenti della maggioranza). 'Riconosco - ha affermato Parisi - che il discorso e' aperto e che il problema debba essere affrontato nelle forme adeguate, sia della politica che dell'ordinamento. I fatti sono ancora in discussione. Noi abbiamo delle versioni degli eventi che sono significativamente diverse tra loro. Io devo stare a quella che e' la posizione del governo, non mi permetterei di sostituirmi nel giudizio senza avere verificato di persona.Ma evidentemente il discorso e' aperto".
Dubbi sono espressi anche dal deputato ex Ds Giuseppe Caldarola: "Uno dei due mente. Chi ha torto dovra' fasi indietro. E questovale sia per il generale Roberto Speciale sia per Vincenzo Visco. A sostenerlo - scrive IL GIORNALE - e' Giuseppe Caldarola, un ex compagno di partito (Ds) e di corrente (riformisti) del viceministro all'Economia. Caldarola e' convinto della gravita' delle rivelazioni ed e' sicuro che la politica stia attraversando una crisi perche' i cittadini non tollerano l'intreccio tra affari e politica. La soluzione pero' non puo' essere quella neocentrista. Nemmeno se a guidare il governo dovesse essere Luca Cordero diMontezemolo. Perche' la politica non deve essere 'commissariata'. Che valore da' al verbale di Speciale? 'Il documento non lascia spazio a interpretazioni. Una parole contro un altra. Quindi sono dell'avviso che se ha ragione Visco il generale della Guardia di finanza non puo' continuare a guidare le Fiamme gialle. Viceversa, se ha ragione Speciale, Visco non puo' piu' fare il viceministro. Anche perche' la testimonianza del generale e' molto dettagliata, quindi o ci troviamo di fronte a un mentitore oppure si tratta di qualcuno che sostiene con forza le sue ragioni'. Da che parte pende la bilancia? 'Non riesco a dirlo. Conosco Visco e mi sembra incredibile che possa avere dato vita a questa successione di intimidazioni. D'altra parte Speciale e' il comandante della Guardia di finanza e mi sembrerebbe drammatico se dovessimo scoprire che ha mentito".
Per il ministro Antonio Di Pietro, Visco deve delle spiegazioni politiche. Scrive LIBERO: "Insiste, Antonio Di Pietro. E si capisce che non ha nessuna intenzione di mollare il colpo. Anche se Romano Prodi non ha gradito, anche se il caso che sta coinvolgendo Vincenzo Visco sta mettendo in imbarazzo il governo, la maggioranza. Ma lui, pm nell'anima, non cede. 'Voglio una risposta, tutto qui. E ancora non c'e''. Oggi la procura di Milano ha detto che la vicenda che riguarda Visco 'non e' reato'. Il caso e' chiuso? 'Sul piano processual-penale la procura non oggi, ma gia' a suo tempo ha rilevato che non c'era reato. Tanto che non e' stata avviata alcuna azione penale'. Allora di cosa discutiamo? 'C'e' un interrogativo politico che non e' stato chiarito allora e non e' chiaro nemmeno ora. Ed e' un peccato che questa vicenda sia stata riportata fuori proprio a pochi giorni dalle elezioni. Perche' in questo modo si sposta su una disputa elettorale quella che, invece, e' una questione importante, di rilevanza istituzionale". (red)
giovedì 24 maggio 2007
Caso Visco, i dubbi del centrosinistra
alle 11:57
Categoria:
agenzie di stampa
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