martedì 5 giugno 2007

SCRICCHIOLA TUTTO


LIBERO

SCRICCHIOLA TUTTO di OSCAR GIANNINO
Un triste ammainabandiera. Una specie di 8 settembre. Lo scioglimento delle righe di un esercito che si era presentato come determinato e compatto, e che si scopre giorno dopo giorno sempre più privo di fiducia nei suoi capi e nella linea di operazioni. È una settimana di passione, quella che si è aperta per il governo Prodi. È come se la decisione di oltraggiare il 2 giugno, Festa della Repubblica, con il defenestramento del capo della Guardia di Finanza, avesse fatto franare sotto i piedi del governo l'ultimo tratto di ponte sospeso sul baratro. Tutti ormai lo ammettono, nei Palazzi romani, in primis molti leader dell'attuale maggioranza. Prodi è bollito, non regge più. Se quando arriva Bush in visita ufficiale a Roma ci scappa anche l'ennesimo casino di piazza, con la maggioranza spappolata tra chi brucia le bandiere americane e chi invece invita le frange estreme del centrosinistra a evitare contestazioni, allora dalla crisi interna siamo proiettati di colpo anche nella crisi internazionale.

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