di VITTORIO FELTRI
Credo che il lettore, dopo aver dato un'occhiata ai verbali pubblicati negli ultimi giorni da vari quotidiani, sia disorientato. Lo siamo anche noi. Solo che noi siamo pagati per cercare il bandolo della matassa e magari abbiamo qualche elemento in più utile a districarci nel casino generale. Vediamo cosa sta accadendo. 1) Da tempo si sapeva che la magistratura di Milano aveva in mano delle intercettazioni di Consorte (Unipol, cooperative) che conversava con D'Alema, Fassino, Latorre, ex comunisti legati al mondo delle cooperative. Si sapeva altresì che tali intercettazioni non contenevano alcunché di penalmente rilevante, però fornivano uno spaccato (folcloristico) della realtà italiana in cui l'intreccio fra politica e affari spicca in modo chiaro. Il Giornale fu il primo a divulgare una telefonata galeotta fra Consorte e Fassino. Questi, appreso della scalata rossa alla Banca nazionale del lavoro, esultò: bene, allora abbiamo una banca. continua...
martedì 19 giugno 2007
LA VENDETTA DEI MEDIOCRI
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