lunedì 15 ottobre 2007

Welfare, Bonanni sbotta: "Modifiche oppure sarà un autunno caldo"


di Redazione - lunedì 15 ottobre 2007

Roma - Nessun "cedimento". A nessuna delle componenti della maggioranza. La presa di posizione del premier Romano Prodi, che spiega in una lettera i ritocchi al protocollo sul Welfare, è netta. Per il premier chi parla di "cedimenti e prezzi pagati", fa delle analisi "faziose". Secondo Prodi invece "le critiche non tengono semplicemente conto del fatto che il governo ha dovuto compiere un lavoro complesso per tradurre un accordo politico in un disegno di legge, formulato nel rispetto delle esigenze della formula legislativa e sempre tenendo presenti le doverose coperture finanziarie". Per il premier il governo "non poteva non tener conto di adattamenti richiesti dagli uffici legislativi. Si tratta, e non mi stancherò mai di ripeterlo, di variazioni marginali rispetto a un impianto corposo di un disegno di legge, che una volta approvato dalle Camere, migliorerà decisamente le politiche del lavoro di questo paese". Infine il premier risponde alle critiche delle parti sociali: "Le incontremo al più presto, spero domani stesso, per esaminare uno per uno i punti controversi".

Incontri I leader di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti vedono oggi a pranzo il premier Romano Prodi per cominciare a discutere le modifiche al protocollo sul welfare decise venerdì dal consiglio dei ministri. Questa mattina, il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha già incontrato il direttore generale di Confindustria, Maurizio Beretta. Non è ancora confermata, invece, la riunione tra i vertici dell’associazione di viale dell’Astronomia e il presidente del Consiglio, che potrebbe tenersi stasera.

Mussi: ridiscutere alcuni punti "Ho visto che Confindustria si è arrabbiata per le modifiche sui contratti a tempo determinato. Viviamo in un paese in cui le forme di lavoro temporaneo sono così tante che Confindustria non dovrebbe lamentarsi troppo". Dice il ministro per l’Università, Fabio Mussi. "Mi era sembrato di cogliere - ha aggiunto Mussi, che partecipa all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Torino - qualche miglioramento rispetto al protocollo sul precariato e sui lavori usuranti. Vedo che i sindacati hanno notato che nella parte sulle pensioni c’è un arretramento, in tal caso bisogna fare quelle correzioni che eventualmente risolvano la questione".

Bonanni: non si tocca "O si riattaccano i pezzi del vaso rotto o si apre un autunno davvero caldo, e sarà la Cisl ad indicare la possibilità di arrivare al punto di mettere fuoco sulle vicende sindacali". Lo ha affermato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, parlando dell’accordo sul welfare. "È davvero sgradevole, ad ore dal risultato elettorale - ha proseguito Bonanni - che il governo parli di piccole modifiche. Sono 15 importanti modifiche e riguardano questioni importanti dell’accordo. Non è possibile che a poche ore dall’accordo ci siano modifiche così vistose. Uno sberleffo, uno schiaffo in pieno viso al sindacato e ai lavoratori, quasi che taluni, di fronte al successo della consultazione, alla fine ritengano: chi comanda siamo noi e l’accordo lo modifichiamo come a noi piace. Non ho mai visto una cosa del genere e tanta insipienza - ha detto ancora il leader della Cisl - come se in quel consiglio dei ministri si fosse detto: a noi di quello che dicono questi del sindacato non ce ne frega niente". "In ossequio ai problemi di maggioranza - ha sostenuto Bonanni - si scavalcano sindacati, lavoratori, consultazione, parola data. È veramente grave, ed è inutile che Prodi minimizzi. Deve finire questa storia che, oltre al sindacato, ci sono tutori del mondo del lavoro e ci sono alcuni che hanno la specializzazione, anzi il tutoraggio da esercitare sul mondo del lavoro, al punto che sono l’ultimo termine di verifica che decide se le cose vanno bene o vanno male a scavalco del sindacato. La Cisl non ci sta, e non ci stanno neanche Cgil e Uil".

Confindustria: punti da rivedere "Sono temi estremamente seri, come Confindustria abbiamo dichiarato disappunto per quanto sta avvenendo. Mi auguro che si possa ritornare allo spirito e ai contenuti dell’accordo". Lo ha detto Marco Tronchetti Provera, presidente della Pirelli, delle modifiche apportare al protocollo di luglio sul welfare. "Era già stato fatto uno sforzo - ha aggiunto Tronchetti - per arrivare a un punto di equilibrio. Quando si raggiunge un punto di equilibrio e poi ci si ritrova ulteriori forzature questo interessa tutto il mondo delle imprese. Le variazioni non sono marginali".


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