di MATTIAS MAINIERO
Due sono albanesi, uno romeno. I due albanesi erano già noti alle Forze dell'ordine per una serie di colpi che avrebbero portato a termine in Veneto. I loro nomi e cognomi erano negli archivi del Dipartimento di sicurezza. Uno dei due, condannato per stupro, era finito in carcere ed aveva riottenuto la libertà grazie all'indulto. Tre tipini sicuramente poco raccomandabili, di cui due clandestini. Si presume, in un Paese civile, che individui del genere siano in qualche modo messi nelle condizioni di non nuocere, che vengano espulsi dal territorio nazionale. Siamo in Italia, il Paese in cui Paolo Ferrero ama definirsi il ministro dei clandestini, continuando a fare il ministro del governo Prodi. I tre ieri sono finiti in manette. Prima, però, hanno avuto il tempo di uccidere due persone, Guido e Lucia Pellicciardi. La cronaca li ricorda come i coniugi di Treviso. Erano i custodi di una villa di Gorgo al Monticiano, provincia di Treviso, appunto. continua...
mercoledì 5 settembre 2007
Criminalità: la ricetta è falsa
alle 10:20
Categoria: criminalità, Libero, mattias mainiero
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