venerdì 6 luglio 2007

VISCO BUTTAFUORI



di OSCAR GIANNINO

È una compagnia di giro dalle risorse inesauribili, la compagine economica del governo attuale. Ogni giorno ne riserva a bizzeffe, di sorprese. Ieri il viceministro Visco, il ferrigno ispiratore della morsa fiscale che al governo attuale vale la piena sconfessione popolare nei sondaggi - è di ieri l'ulteriore conferma, da parte di una ricerca dell'Ispo del professor Mannheimer, secondo la quale le tasse troppo alte sono il problema numero uno a giudizio degli italiani - si è prodotto in una nuova alzata d'ingegno. A Genova per un convegno dell'Agenzia delle Entrate, accolto tanto per cambiare da una selva di fischi di un sindacato di dipendenti pubblici, il viceministro alle Finanze ha detto a brutto muso a dei collegi del Secolo XIX che non ci pensava nemmeno, lui, a rispondere alle loro domande. Fanno inchieste giornalistiche troppo scomode, questa la loro colpa. Chiedono insistentemente il contratto d'affitto del centro studi dello stesso Visco, locataria una banca della stessa amministrazione fiscale, e questo al viceministro non piace punto.

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