mercoledì 25 luglio 2007

I CRIMINALI DEL FUOCO



di OSCAR GIANNINO

Il fuoco che ha ucciso a Peschici e devastato il Gargano è lo stesso che in queste ore sta colpendo decine e decine di località in Sicilia, Calabria, Abruzzo. Non dipende da Dio né dalla natura a noi indifferente di lepoardiana memoria. Quel fuoco assassino è figlio nostro. Solo l'un per cento dei 40mila ettari di terreno devitalizzato da incendi in Italia nel 2006 è di natura accidentale. Solo il 2% è stimato di origine naturale. L'autocombustione è una fola per rabbonire i gonzi. Più del 60% degli incendi in Italia è di origine dolosa. Statisticamente, dunque, i morti di Peschici sono vittime di omicidio. Più del 15% dei roghi è comunque di origine colposa, ma sempre umana. E omicidi restano, dunque. Schifosi assassinii perpetrati dall'uomo sull'uomo. Con un'aggravante. Negli ultimi quattro anni anni le amministrazioni pubbliche ci avevano illusi. La superficie annichilita dalla favilla assassina era infatti passata dai 91 mila ettari del 2002 a meno della metà, l'anno scorso. E si parlava di successo dello Stato.

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