mercoledì 11 luglio 2007

GLI IMBROGLIONI



GLI IMBROGLIONI di MATTIAS MAINIERO

Sarà pur vero, come ora dicono a sinistra, che le truffe elettorali si accertano in base alla legge e non in base alle immagini riprese con un telefonino. Verissimo che l'autenticità di queste immagini è ancora tutta da dimostrare e che il video potrebbe essere frutto di una colossale messinscena. Regola numero uno: andare sempre con i piedi di piombo, soprattutto quando si ha a che fare con l'italico genio, che non sempre è rivolto al bene, e che resta tale anche quando ha fatto la valigia ed è andato all'estero. Però che imbroglioni che sono questi qui. Roba da non credere, se non fosse lì nel video pubblicato ieri sul sito di Repubblica. Nel filmato c'è un uomo di spalle. È davanti ad un tavolino coperto da grandi tovaglioli a scacchi gialli, blu, rossi e viola. Siamo in una casa di Sydney, Australia. Per la precisione, un garage. Certe cose non si fanno mai alla luce del sole. Presuppongono gli scantinati, i garage, appunto, la penombra del malaffare. Sul tavolino non ci sono piatti e bicchieri.



Ecco i signori della sinistra al caviale di VITTORIO FELTRI

La vera trasformazione dei comunisti riguarda il palato. La cosa mi tranquillizza. Ritengo sia una leggenda che in passato si nutrissero di bambini, ma è un fatto certo e consolante la loro preferenza odierna per il caviale, preferibilmente iraniano. Infatti, quello russo, da quando al Cremlino è stata ammainata la bandiera sovietica, non ha più lo stesso gusto rivoluzionario, si è un po' seduto, ha dismesso quella spinta proletaria che dava un saporino selvatico ai piluccamenti, che guarnivano al meglio le discussioni politico-sociali. Diciamolo: hanno ragione. Lo storione del Volga si è infiacchito, si è putinizzato e le uova di Beluga hanno qualcosa irrimediabilmente di destra. Quello persiano invece ha qualcosa che non sarà comunista, ma come minimo è komeinista, insomma siamo lì. Di certo è e sarà sempre antiamericano.'Questo è il quadro olfattivo, la cornice di papille in cui si inseriscono le quindici biografie delle signore e dei signori della sinistra italiana. continua...



Consorte: quella volta che vidi Bazoli... di OSCAR GIANNINO

Nella seconda puntata del memoriale di Giovanni Consorte l'ex capo di Unipol ci ha raccontato il giuramento su un letto di morte dal quale cominciò il suo impegno di risanamento di Unipol Finanziaria. Poi le traversie per salvare le grandi Coop dai contraccolpi di Tangentopoli. E i primi segni di una parte del vertice cooperativo che non gradiva troppo l'autonomia di Consorte. Infine, come la strategia di crescere nel segmento banco-assicurativo fosse (...) una stella polare per Bnl fin da quando nel 2000 assunse da Generali il 51% di Bnl Vita. Ma Generali e Mediobanca fecero sempre gli indiani di fronte alle richieste pressanti dei bolognesi di crescere ancora. Di lì l'alleanza naturale con Chicco Gnutti e i bresciani di Hopa, anche loro "gente nuova" rispetto ai salotti dei patti di sindacato che contano. Oggi con Consorte iniziamo a entrare nel merito di una delle accuse che più gli bruciano. continua...

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