martedì 3 luglio 2007

FELTRI BATTE I PM INTOCCABILI



di OSCAR GIANNINO

Non capita tutti i giorni, di poter vantare insieme di fronte a se stessi e ai propri lettori tre elementi di tale soddisfazione. Sentirsi fiero di essere giornalista. Sentirsi orgoglioso di esserlo sotto un grande direttore. E fin qui passi. Ma, in più, sentirsi così per merito di una sentenza della più alta Corte di giustizia italiana. Ha del clamoroso, in un Paese che da quindici anni è in ginocchio di fronte alle Procure italiane. Eppure, è quel che ci è capitato ieri, nell'apprendere la sentenza della Corte di Cassazione che scagiona in pieno Vittorio Feltri, e che cancella il verdetto con il quale a Brescia era stato condannato a ben sei mesi di reclusione, per un articolo in cui nel 1999 criticava il Pool di Mani Pulite e osservava che a un certo punto i pm milanesi avevano indagato a tutta manetta verso Berlusconi, e a freno tirato in altre direzioni. Vedete cari lettori, l'esultanza non c'entra col fatto che noi di Feltri abbiamo già l'opinione che abbiamo, considerandolo un maestro che rianima giornali cadaveri e ne dà vita a nuovi di zecca come questo, portandoli a vendere centinaia di migliaia di copie mentre gli altri se lo sognano.

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