VISCO:BERTINOTTI,CONSEGUENZE ISTITUZIONALI NO, POLITICHE SI'
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - ''Non vedo conseguenze a livello istituzionale del caso Visco-Guardia di Finanza perche' le decisioni sono state prese dal governo nella sua autonomia, ma ricadute politiche si' e anche molto pesanti'': cosi' il presidente della Camera Fausto Bertinotti, intervistato da Corradino Mineo per Rainews24.
''Ma - ha chiesto Mineo a Bertinotti- il governo non avrebbe dovuto almeno informare l'opposizione dell'intenzione di rimuovere il generale Speciale?''.
''Informare l'opposizione e' sempre bene - ha risposto Bertinotti - ma soprattutto e' importante informare l'opinione pubblica sul perche' di certe scelte''.
VISCO: CUSUMANO (UDEUR), MAGGIORANZA UNITA O SI VA A CASA =
(AGI) - Roma, 5 giu. - "Siamo di fronte ad un attacco strumentale della Cdl che mira a sfruttare a proprio vantaggio una vicenda che il governo ha gia' archiviato. Ma a questo punto i problemi per la maggioranza possono arrivare solo dalla maggioranza stessa. Per questo l'Unione deve concentrarsi sulla propria linea e non su quella dell'opposizione". Lo ha detto il senatore Nuccio Cusumano dei Popolari-Udeur, presidente della commissione Agricoltura di Palazzo Madama, in vista del voto dell'Aula previsto per domani sul caso Visco-GdF. "Quello che ci aspettiamo e' l'affermazione, in maniera chiara, di rinnovata fiducia e al governo e alla Guardia di Finanza – ha concluso Cusumano -. Se poi, invece, nel centro-sinistra c'e' qualcuno che pensa di giocare con il fuoco, sappia sin d'ora che se l'ordine del giorno della maggioranza non dovesse passare, non ci sarebbe piu' una maggioranza ne', tanto meno, ci sarebbe piu' un governo". (AGI)
VISCO: FORMISANO,BUONA FEDE MA IDV PONE QUESTIONE IMPARZIALTA' =
(AGI) - Roma, 5 giu. - 'E' chiaro a tutti che su vicende cosi' delicate ed importanti nessuno puo' fare giochetti tipo mozioni strumentali o altro.' Cosi' il Sen. Nello Formisano dell'Italia dei Valori, presidente del Gruppo Misto stamane dai microfoni di Radio Citta' Futura 'La maggioranza c'e' tutta e credo che tutta la maggioranza non si prestera' a nessuna trappola. Oggi sara' una normale giornata di lavoro in Senato in cui si sa che la maggioranza e' tale in modo risicato ma credo che dovrebbe comunque superare l'ostacolo di domani. Altra questione e' quella di merito che riguarda alcuni partiti di maggioranza compresa l'Italia dei Valori. Noi ci auguriamo che domani al Senato il governo chiarisca qualche punto oscuro che ancora e' rimasto sul trasferimento del generale Speciale. Credo che gia' nel luglio dello scorso anno si sarebbe dovuta fare chiarezza.
Si sarebbe evitato tutto quello che e' successo. Ci sono stati diversi errori. L'Idv rigettando la mozione della Cdl che era gia' un processo ed una condanna per Visco, pone un problema di imparzialita'. Se noi partiamo dalla buona fede di Visco ma rileviamo che c'e' mancanza di imparzialita', che motivo c'e' di aspettare diversi giorni prima di ripristinare le condizioni di imparzialita' che consistevano nel congalamento delle deleghe del vice ministro Visco sulla Gdf? Se come mi auguro e come sono quasi certo, Visco uscira' indenne dalla vicenda giudiziaria, sara' molto piu' forte perche' avra' dimostrato di non servirsi di una funzione pubblica in un momento delicato che lo vedeva oggetto di attenzione da parte della magistratura. L'errore e' stato non aver capito che questo andava fatto subito e si e' pensato che il silenzio potesse far 'passare a nuttata'. Ma in democrazia non funziona cosi'. Chi ha ragione deve mettere le proprie ragioni in piazza e chi ha torto deve subire il confronto con la piazza'E sulla solidarieta' alla Guardia di Finanza Formisano aggiunge 'La solidarieta' ai corpi dello stato e' di tutti. Un conto pero' e' questo su cui non c'e' alcuna discussione, un altro sono gli errori che qualcuno ha commesso'. (AGI)
VISCO: STORACE, E' PEGGIO DI UN GOLPISTA - SE NE DEVE ANDARE =
(ASCA) - Roma, 5 giu - ''Nemmeno la lettera pubblicata oggi da Il Giornale e' sufficiente a rimuovere definitivamente Visco? Non credo che sia un falso: vogliamo sapere a che titolo un viceministro pretendeva a marzo e non vent'anni fa al comandante della Finanza un confronto 'preventivo e approfondito' sulle nomine''. Fatta questa premessa, Francesco Storace (An) afferma che ''Visco e' peggio di un golpista. Io mi sono dimesso da ministro per una bufala ammessa dagli stessi inquirenti, che mi hanno prosciolto dall'accusa infame di spionaggio e associazione a delinquere.
Qui carta canta e Visco se ne deve andare proprio perche' c'e' un'emergenza democratica. Basta!''.
VISCO, PAPPALARDO AL GIORNALE: ANCHE IO CACCIATO DALLA SINISTRA
(9Colonne) - Roma, 5 giu - "La sinistra ha da sempre una visione privata e privatistica delle forze armate e di polizia. Quello che hanno fatto al generale Speciale è una vergogna, l'arroganza di questa classe dirigente politica ha raggiunto livelli insopportabili". Queste le durissime parole rivolte alla maggioranza da Antonio Pappalardo, storico leader del Cocer carabinieri, in un intervista a Il Giornale. "Si è sbattuto via il comandante generale della Guardia di finanza come fosse uno straccio - afferma il colonnello -. Un tempo i governi della Prima Repubblica sapevano ben mimetizzare le loro decisioni. Per liquidare un generale come Speciale, ritenuto un rompiscatole, avrebbe avvicendato anche De Gennaro, capo della Polizia ormai da sette anni e avrebbe giustificato il tutto come una ordinaria e naturale sostituzione. Oggi non si salvano nemmeno le apparenze, né le forme. Sono talmente sicuri di conservare la poltrona da divenire insolenti e sprezzanti. Mi meraviglio di Antonio di Pietro - aggiunge Pappalardo -, che si proclama uomo delle istituzioni, che prima assume una forte posizione, poi si ritira in buon ordine, come uno scolaretto". Secondo Pappalardo ci sono "parecchie analogia tra il suo caso e quello del comandante della Guardia di finanza": anche lui, ex deputato ed ex sottosegretario (poi rimosso) alle Finanze con il governo Ciampi, è stato, scrive il quotidiano, "costretto alla dimissioni dal governo". "Scalfaro - afferma Pappalardo - mi chiamò al Quirinale e mi invitò a lasciare l'incarico nel governo: così riuscirono a farmi fuori".
martedì 5 giugno 2007
CASO VISCO
alle 10:58
Categoria:
agenzie di stampa
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