martedì 29 maggio 2007

COMMENTI RISULTATI AMMNISTRATIVE 2007

Amministrative, Storace (An): Berlusconi deve andare al Quirinale

Roma, 29 MAG (Velino) - "Il voto piu' vicino alle politiche e' indubbiamente quello delle provinciali. E i numeri parlano chiaro: nelle sette province dove si e' votato, l'Unione, un anno fa, totalizzo' alle politiche il 50,6 per cento dei voti, la Casa delle liberta' il 49,4 per cento". Lo dichiara il senatore di Alleanza nazionale, Francesco storace. "Un anno dopo finisce, in termini di voti, 62 a 38 per il centrodestra, ovvero 24 punti in piu'. Per carita' di patria, evitiamo altri dolori alla sinistra con le cifre delle comunali. Dodici mesi dopo il voto dell'Italia e' cambiato eccome: Berlusconi - conclude Storace - ha non una ma mille ragioni per andare al Quirinale".


**AMMINISTRATIVE: FORMIGONI, ROMANO AL NORD HAI SBAGLIATO** =

Roma, 29 mag. (Adnkronos) - "Questo voto e' chiarissimo: con il Nord il governo Prodi non ci ha proprio azzeccato". Lo afferma a "La Repubblica" il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, che, commentando il voto delle amministrative di ieri, aggiunge: "C'e' una componente amministrativa, ma anche politica. Dopo un anno di vita del governo Prodi gli elettori del Nord hanno detto per carita'".
"Con il ministro alle Infrastrutture Antonio Di Pietro abbiamo fatto in questi mesi passi avanti significativi. Ma -sottolinea- su progetti che erano gia' stati avviati dal governo Berlusconi come quello della Brebemi e della Pedemontana. Le dinamiche elettorali sono piu' profonde. La Pedemontana non basta per convincere gli elettori lombardi".


**AMMINISTRATIVE: CASTAGNETTI, PUNITI DA CATTOLICI SU DICO E' MONTATA ONDA** =

Roma, 29 mag. (Adnkronos) - Il voto amministrativo ha mostrato "un cambio di rotta nel nostro elettorato: al Nord, gia' da alcune tornate elettorali, registriamo preoccupanti segni di stanchezza in aree tradizionali di forza". Lo dice al 'Corriere della Sera' Pierluigi Castagnetti, spiegando che oltre al tema della sicurezza "che al Nord si e' imposto" cavalcato dal centrodestra "anche senza responsabilita' istituzionale", il secondo elemento della sconfitta e' "uno spostamento consistente del voto cattolico".
Per Castagnetti, "abbiamo perso il contatto con un nostro mondo cattolico di riferimento: una parte del voto cattolico che si orientava sul centrosinistra o non si e' recato alle urne o ha votato centrodestra", dice.
Quanto ai Dico, "non accuso nessuno di scelte sbagliate, ci siamo mossi con prudenza -dice l'esponente della Margherita- Ma quando monta un'onda, e il voto a Verona come in Brianza e' significativo, bisogna saper riflettere, capire, fermarsi".



**AMMINISTRATIVE: FASSINO, UN CAMPANELLO D'ALLARME PER IL GOVERNO** =

Roma, 29 mag. (Adnkronos) - Il "campanello d'allarme" che viene dal Nord suona anche per Romano Prodi e la sua squadra e non e' contento perche' se "e' vero che la spallata non c'e' stata", "il voto non ci puo' soddisfare". Il leader dei Ds, Piero Fassino, commenta cosi', in un'intervista a "La Repubblica", il risultato del voto delle amministrative di ieri e aggiunge: "Per carita', la nostra coalizione segna parecchi punti a favore. Penso al risultato di Agrigento e di tanti comuni siciliani importanti come Alcamo, Niscemi ed Erice strappati alla destra. C'e' il risultato positivo de L'Aquila da anni citta' moderata, e di molte citta' abruzzesi".
"Guardo all'esito davvero sorprendente di Parma -continua Fassino- dove si va a un ballottaggio del tutto aperto, a Taranto, alla conferma di Frosinone. Sfioriamo la vittoria al primo turno a Piacenza e a Cuneo ci confermiamo in una piazza non semplice. E sottolineo i successi di Ancona, Carrara e delle citta' toscane. Dati significativi: dicono che l'Unione e' in grado di intercettare esigenze e domande dell'opinione pubblica".
L'insoddisfazione di Fassino nasce quindi perche' "il voto manifesta, senza dubbio, una criticita' nel Nord del paese. Sono positivi i risultati della Vincenzi a Genova e di La Spezia, ma quando si perde ad Alessandria, Asti, Verona, Monza e Crema non si puo' vederlo soltanto come un campanello d'allarme di natura locale".
"Diciamo -continua Fassino- che la politicizzazione del voto voluta da Berlusconi ha fatto presa soprattutto al Nord". "Perche' nel Nord -spiega- e' piu' forte la crisi di fiducia dei cittadini nei confronti della politica. Il Nord e' la parte piu' dinamica del Paese, e' abituata a competere sui mercati esteri, a paragonare la propria vita con quella delle societa' con cui si confronta quotidianamente. E' anche la parte piu' sensibile alle esigenze di modernizzazione e proprio per questo misura con maggior senso critico una politica che appare lenta, distante e sorda.
E che soprattutto non sa decidere".
"Quegli elettori -dice ancora- hanno visto che in Francia in tre settimane si e' votato due volte, chi ha vinto ha fatto il governo in 48 ore con soli 15 ministri, meta' dei quali donne. E confronta tutto questo con una politica italiana che dai Dico al tesoretto si divide su tutto. Lei non ha idea di che impatto negativo abbiano avuto nelle citta' settentrionali le immagini dei cumuli di immondizia di Napoli.
Paradossalmente, piu' che a Napoli stessa. Quella massa di spazzatura e', agli occhi dei cittadini del Nord, incomprensibile. Ed e', soprattutto, la dimostrazione di uno stato incapace ed imbelle".
M i risultati sbandierati dal governo Prodi in questi dodici mesi per il leader dei Ds "Ci sono. C'e' una politica economica che nei suoi indirizzi fondamentali e' giusta". "Questo voto -sottolinea- non chiede al governo di andare a casa. Piuttosto gli elettori vogliono che chi guida il Paese si rimbocchi le maniche. Se l'esito delle amministrative fosse l'apertura di una crisi la gente si allontanerebbe ancora di piu' dalla politica".

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